Questo studio esplora gli effetti personali che “gender competence questioning” ha sulle donne e il possibile processo di escalation del maltrattamento sul luogo di lavoro.
Lo studio è stato approvato dal Comitato Etico dell'Università di Trento ed è aperto alla partecipazione dal 25/01/2024
Su richiesta, i partecipanti possono ricevere un certificato di partecipazione, nonché un riassunto dei risultati dello studio.
Puoi partecipare al progetto se:
Sei una lavoratrice o dottoranda maggiorenne
Lavori almeno 25 ore (ore reali/effecttive)/settimana
Ci sono gli uomini nel tuo posto di lavoro
Hai una buona conoscenza della lingua italiana
Hai accesso a un computer o a uno smartphone
Lo studio prevede per i partecipanti un impegno totale di circa 30 minuti suddivisi in 3 questionari online a distanza di un mese. La compilazione è possibile tramite pc, tablet o telefono.
Questionario 1: online, circa 15 minuti
Questionario 2: un mese dopo questionario 1, online, circa 7 minuti
Questionario 3: un mese dopo questionario 2, online, circa 7 minuti
Risultati finali dello studio ottenuti tramite un campione di partecipanti raccolto in collaborazione con associazioni italiane di genere e organizzazioni professionali.
Per ottenere un numero adeguato di partecipanti necessario per effettuare analisi più complesse, è stata raccolta ulteriore data tramite Prolific. I risultati basati sul campione combinato sono riportati di seguito.
Le donne che subiscono gender competence questioning e inciviltà sul lavoro presentano un rischio più elevato di subire mobbing in un momento successivo. Emerge anche un possibile aumento del rischio di adottare comportamenti di mobbing, ma questo effetto non è risultato statisticamente significativo e potrebbe quindi essere dovuto al caso.
L’inciviltà generale sul luogo di lavoro può, nel tempo, intensificarsi trasformandosi prima in gender competence questioning e infine in mobbing legato all’attività lavorativa. Questi risultati ampliano le attuali concettualizzazioni dell’escalation delle molestie, mostrando che l’escalation non avviene solo in termini di intensità e intenzionalità dei comportamenti, ma anche in termini di selettività e specificità. In particolare, l’esperienza di maltrattamenti generali predice successivamente l’esposizione a una forma di maltrattamento che colpisce in modo sproporzionato le donne e la loro competenza, la quale, a sua volta, predice un’ulteriore e più diretta forma di ostacolo alle loro prestazioni e ai loro sforzi lavorativi. Questo processo risulta particolarmente rilevante perché la competenza rappresenta la “moneta” del successo professionale ed è un determinante cruciale della progressione di carriera.